Samvad

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Igino Giovanni Bruori e Virginia Nicoli, in arte «Samvad», sono un duo musicale innovativo che ricerca nuove sonorità ispirandosi a materiale antico. Le loro performance sono viaggi di meditazione attraverso un paesaggio musicale ricco di melodie e ritmo, utilizzando il bansuri (flauto indiano in bambù), il flauto traverso e il sassofono. Vengono accompagnati dai tabla o dal pakhawaj e collaborano spesso con musicisti di ogni parte del mondo. In ogni arrangiamento le composizioni originali e le improvvisazioni dei «Samvad» affondano le proprie radici nelle più rigorose tradizioni della musica classica indiana. Insieme ai loro insegnanti, i «Gundecha Brothers» (cantanti Dhrupad) hanno forgiato il proprio linguaggio musicale le cui caratteristiche essenziali permangono comunque quelle del Raga (paradigmi melodici) e del Tala (cicli ritmici). In questo senso la loro musica si traduce non tanto in una fusione, quanto più in un’espressione dinamica di questi principi tradizionali.

«Samvad» è un termine sanscrito che significa “dialogo” o “accordo”. C’è un grande accordo tra l’arte e la vita di Igino e Virginia. La musica li ha fatti incontrare e continua ad essere la forza trainante delle loro vite. La musica è la loro vita e la vita è la loro musica. Condividere queste passioni conferisce un tono speciale alle loro creazioni sonore, così profondamente collegate alle antiche tradizioni eppure pervase dal palpito del presente.

La particolarità della musica dei «Samvad» deriva dalla loro profonda attenzione per il dettaglio microtonale, dalla qualità del suono e dal dialogo sempre presente tra loro. Oriente ed Occidente, musica antica e suoni contemporanei si incontrano in una nuova interpretazione che coniuga tradizione e modernità.

“La struttura del raga è la porta per l’infinito, il modo di raggiungere la libertà all’interno dei limiti” –Ramakant Gundecha.

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Virginia Nicoli ha iniziato a sognare di suonare il flauto sin dall’età di tre anni. È cresciuta ascoltando il cd di Dean Evans intitolato “Ocean Dreams” nel quale diversi flauti sono accompagnati dall’arpa e dai suoni dell’oceano, questo le fu d’ispirazione per diventare una flautista. Iniziò finalmente a suonare a sei anni e a dieci cominciò a studiare flauto traverso. Ha studiato privatamente con diversi insegnanti e ha partecipato a seminari tenuti da Reza Najfar; per tre anni ha frequentato l’Accademia della Musica” a Milano con Lucio Nanni; si è diplomata presso l’Istituto d’Arte Steiner (Progetto Michelangelo) a Milano; ha inoltre conseguito un master in Musicoterapia Modello Benenzon. Igino Giovanni Brunori ha iniziato a suonare il saxofono a sette anni. Ha studiato presso l’Accademia Musicale Provinciale Francesco Consoli di Lumezzane con l’insegnante e maestro Fabiano Redolfi e si è diplomato a soli quattordici anni. Si è laureato in Scienze Politiche Internazionali presso l’Università degli Studi di Milano. Ha poi continuato i suoi studi musicali di saxofono con l’insegnante Gianni Alberti presso il Conservatorio di Brescia.

Il duo Samvad è nato nel 2006 quando Virginia e Igino si sono conosciuti attraverso la musica. I due artisti hanno iniziato il loro viaggio musicale attraverso improvvisazioni spontanee. Presto si sono avvicinati alla musica Indiana  e hanno incominciato a frequentare il conservatorio di musica indiana  a Vicenza. Nel 2010 si sono diplomati entrambi presso il conservatorio di Vicenza in “Tradizioni musicali extraeuropee ad indirizzo indologico.

La loro tesi finale verteva su un’approfondita ricerca svolta in India, intervistando grandi musicisti e musicologi.

In Italia, Virginia e Igino hanno studiato con Gianni Richizzi, grande maestro di musica classica indiana che ha dedicato più di trent’anni della propria vita allo studio e all’insegnamento della Musica Classica Indiana. Hanno anche preso parte a numerosi workshop tenuti da grandi maestri, come Hariprasad Chaurasia.

Ogni anno approfondiscono i loro studi in India, presso il Dhrupad Sansthan di Bhopal, con i famosi Gundecha Brothers; qui si immergono nell’arte del Dhrupad e per diversi mesi si dedicano totalmente alla musica.
Grazie all’aiuto dei loro Guru, hanno iniziato a utilizzare gli strumenti occidentale per suonare musica Dhrupad, creando così un suono unico. I movimenti micro tonali e le ornamentazioni di questo stile musicale li hanno portati al limite fisico dei loro strumenti, ma allo stesso tempo ha mostrato loro nuovi modi di suonare. A chi chiede: “come si può suonare musica dhrupad con questi strumenti?” loro rispondono che non c’è nessun limite alla musica, se non la propria mente…
Continuano inoltre ad approfondire gli studi di Bansuri con Pandit Rajendra Prasanna e suo figlio Rishab Prasanna.
Samvad si esibisce sia in Italia che all’estero.